CO-EX Centro Studi e Ricerca

Sarà capitato a tutti di andare in vacanza, magari al mare ma vicino a quel certo poligono dove non siamo mai stati ...  oppure in compagnia di quegli amici amanti come noi delle armi e delle ex ordinanza.

Il mare è una bella cosa ma perché non portarsi appresso il proprio Garand o Carl Gustav?

E se invece volessimo portarci dietro una pistola?

Si può fare? Come ci si deve regolare per la questione denuncia?

Si può certamente fare.

Si creano però due problemi da risolvere: uno è la denuncia, uno la custodia.

Per quello che riguarda la denuncia, l'arma va denunciata ai Carabinieri o PS  entro 72 ore dal cambiamento del luogo di detenzione.

Questo significa che se il nostro viaggio dura meno di 72 ore (tre giorni) non ci sarà alcuna necessità di denuncia.

A questo punto qualche furbone (scusate il termine) dirà che - in caso di controlli - basterà dire che si è arrivati nel posto da meno di 72 ore.

Attenzione ... non è detto che venga preso per buono quello che diciamo noi e in caso di contestazione saremo noi a dover dimostrare le date. Difficile che si possa sostenere che siamo arrivati da meno di 72 ore in albergo quando risulta il nostro arrivo da 10 giorni ... Queste però sono questioni pratiche.

Una questione delicata è quella in cui fa una vacanza venatoria in Italia e la vacanza dura diversi giorni.

Nel caso in cui il viaggio duri più di 72 ore ma si cambi località in modo tale che non si rimane in nessun posto per più di 72 ore, l'arma non va denunciata.

Problema anche più spinoso è quello della custodia. anche in vacanza l'arma va custodita con tutte le garanzie di legge. 

Quindi andrebbe custodita in cassaforte o comunque con delle garanzie efficienti.

Può andare bene se la si porta sempre con se, ad esempio; non va certamente bene se la si lascia nella stanza d'albergo, magari con le cameriere che entrano ed escono per le pulizie.

In definitiva, i principi sono chiari ma l'applicazione concreta è molto delicata.

Avv. Umberto Chialastri